venerdì 19 novembre 2010

LEDHA presenta ricorso contro l’Ufficio Scolastico Regionale

Ricevo e pubblico volentieri.

Ciao,
magari non tutti sono a conoscenza dell'impegno che un genitore deve dedicare al proprio figlio disabile perchè siano rispettati i suoi diritti, partendo anche dalla scuola dove trascorre buona parte del suo tempo e dove, per legge, "dovrebbe" essere rispettato il diritto all'inclusione scolastica. Ecco, ultimamente ciò non avviene affatto o non avviene in maniera adeguata: insieme a Ledha io ed altri genitori abbiamo promosso questa azione collettiva per difendere i diritti dei nostri figli.
Alcuni di voi conoscono Martina, volevo conosceste anche questo retroscena che troppo spesso rimane problema privato di noi famiglie di ragazzi disabili quando, invece, è un problema della società tutta.
Grazie
Giovanna Bettoni



LEDHA presenta ricorso contro l’Ufficio Scolastico RegionaleUna vera e propria azione legale collettiva è stata intrapresa da LEDHA, Lega per i Diritti delle persone con Disabilità, che attraverso questo ricorso contesta in via generale l’insufficiente assegnazione di insegnanti di sostegno.
Presentato il ricorso antidiscriminatorio (ex Legge 67/2006) per contestare l'inadeguata assegnazione delle ore di sostegno a livello regionale. 30 genitori di 17 ragazzi con disabilità hanno depositato insieme a LEDHA un ricorso, riferito all'anno scolastico 2010 - 2011, per ricordare che "il diritto della persona con disabilità allo studio e quindi all'inclusione scolastica attraverso lo strumento del "sostegno".
"Nel ricorso, depositato il 10 novembre - spiega l'Avvocato Gaetano De Luca, Servizio Legale LEDHA - si sostiene che il numero di cattedre predisposte per il sostegno (nonostante i recentissimi aumenti) è ancora assolutamente insufficiente per garantire un adeguato supporto che consenta agli alunni con disabilità di frequentare la scuola alla pari degli altri. In altre parole si sostiene che tale sistema non è sufficiente per rispettare il principio di uguaglianza sostanziale su cui si basa la tutela antidiscriminatoria".
Il ricorso è esito di un confronto avvenuto tra l'Avv. Gaetano De Luca, del servizio Legale LEDHA e l'Avv. Livio Neri, dell'Associazione Avvocati per Niente. Quest'ultimo si è infatti reso disponibile per sostenere LEDHAMilano ( il Coordinamento associativo milanese) nel prendersi carico alcuni casi singoli legati al problema degli insegnanti di sostegno e di assistere il ricorso collettivo.
Al tribunale di Milano viene dunque chiesto di "accertare e dichiarare il carattere discriminatorio del comportamento tenuto dall'Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia nell'aver previsto una dotazione di organico di insegnanti di sostegno inferiore a quella necessaria per soddisfare il fabbisogno e di aver attribuito agli alunni in questione un numero di ore di sostegno scolastico inferiore a quello necessario.
"Con questa azione - dichiara Fulvio Santagostini Presidente di LEDHA - vogliamo non solo far rispettare il diritto all'istruzione delle Persone con Disabilità nel rispetto dell'Art. 3 della nostra Costituzione ed in base alle normative vigenti ed, in particolare, dell'art. 14 della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità che il nostro parlamento ha ratificato nel febbraio 2009, ma sottolineare il paradosso che a partire dalla ratifica della Convenzione ONU si sono susseguiti una serie di atti Governativi che, con l'approvazione della prossima legge di stabilizzazione finanziaria, segneranno nei fatti il requiem dell'inclusione sociale dei cittadini con disabilità di questo paese".

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